Voyager 1 anno 1977

Riempi il vuoto- Fill the gap Sono l’occhio della sonda Voyager che ha scattato diverse fotografie ai pianeti del sistema solare quando si trovava ad oltre 6 miliardi di chilometri dalla Terra. La più celebre è la Pale Blue Dot – Puntino Celeste, che mostra la Terra della dimensione di meno di un pixel. Un collage delle altre foto forma un’altra foto molto conosciuta, Ritratto di famiglia. La sonda funziona ancora oggi nel 2018, quindi il tempo è l’ispirazione per questa mia opera. Il tempo è molte delle cose che la gente attribuisce a Dio, c’è il concetto di persistenza e di infinito, c’è il concetto di onnipotenza, perché niente può opporsi al tempo. Qui l’uomo è alla ricerca del tempo e si muove sincronizzandosi con la luce che cambia, la sua frequenza e le onde elettromagnetiche lo fanno progredire e andare avanti anni luce. La sonda Voyager 1 è alimentata da una batteria RTG che le permetterà di funzionare, seppure in modo limitato, fino al 2025, quando avrà raggiunto oltre 25 miliardi di chilometri di distanza dalla Terra. Senza l’elettricità la mia opera è ferma e tutto rimane blu, il colore della guarigione.

“Voyager 1 anno 1977” 2018 – Tecnica mista: legno curvato, pigmenti fluorescenti, luce led – 77x55x28 cm
Angela De Biase